top of page

Passaggio al mercato libero dell'energia

Il passaggio al mercato libero dell’energia è da molti interpretato come una procedura fastidiosa e foriera di possibili problemi. In realtà, dopo aver letto attentamente le condizioni offerte dall’azienda fornitrice prescelta e verificato che si tratti di una realtà riconosciuta dall’Autorità di regolazione per l’Energia Reti e Ambiente, non si deve temere nulla. Vediamo perché. 

 

​Con il rinvio al 2022 nel Decreto-Legge 30 dicembre 2019, n. 162 nell'art. 12 dedicato alle proroghe in termini di sviluppo economici, la data ufficiale per l’obbligo del passaggio al Mercato Libero dell’Energia è per ora fissata al 1° gennaio 2022.

 

Per allora è importante essere pronti perché non si verifichino ulteriori slittamenti, informandosi su come fare il passaggio al mercato libero per l'energia elettrica e il gas nel modo migliore. Del resto, le procedure per il passaggio sono rese molto semplici e immediate, e senza alcuna interruzione del servizio, dall’Autorità competente. 

Per non essere più clienti del mercato tutelato è necessario scegliere un nuovo contratto di fornitura con un'azienda del mercato libero. Per la sua attivazione, sarà necessario fornire alcuni dati utili alla fornitura, quali:

 

  • Dati anagrafici dell'intestatario della fornitura;

  • Codice POD per l'energia elettrica e codice PDR per il gas (codici identificativi dell'utenza) che puoi trovare nell'ultima bolletta;

  • Indirizzo di fornitura e indirizzo di fatturazione;

  • Indirizzo email se scegli di ricevere le bollette tramite posta elettronica;

Il nuovo fornitore è tenuto a  prendersi carico delle procedure utili al passaggio alle nuove condizioni, comprensive della eventuale disdetta con l’azienda a cui ci si rivolgeva in precedenza. Ed il gioco è fatto: nella nuova bolletta, i cambiamenti risconstrabili sono il nome del fornitore e il costo fatturato di kWh per l'energia, che dovranno corrispondere a quelli stabiliti nel contratto sottoscritto.    

bottom of page