top of page

Cos'è l'addebito CMOR?

Secondo quanto stabilito dal mercato libero dell’energia, è possibile passare in modo molto semplice ad un nuovo fornitore d’energia: l’addebito CMOR è una voce che può facilmente trovarsi nella prima bolletta emessa dal nuovo gestore. 

 

Ma che cos’è? 

 

Il Corrispettivo Cmor o Addebito Cmor è un costo di indennizzo che si può trovare nella prima bolletta emessa dal nuovo gestore e richiesto dal venditore di gas e luce con il quale si è interrotto il contratto di fornitura, e a cui risulta il mancato pagamento di una o più bollette. È stato introdotto per evitare il cosiddetto “turismo energetico”, reso possibile dal mercato libero, che può vedere clienti in debito rivolgersi continuamente a nuove aziende per evitare il pagamento delle morosità accumulate nel tempo. 

Eventuali chiarimenti riguardo l’addebito CMOR devono essere richiesti alla precedente società di vendita, mentre il mancato pagamento dell’addebito comporta l’applicazione delle normali procedure di morosità. 

L’addebito CMOR è quindi una voce della bolletta solo per quegli utenti che hanno ancora alcune spese in sospeso con il precedente fornitore. Non è raro che succeda anche in perfetta buona fede del cliente: è possibile che sia sfuggita una bolletta di conguaglio, specie se il cambio di fornitura corrisponde a un trasferimento in un altro stabile e se non si è ricorso alla bolletta digitale. L’addebito CMOR permette appunto di saldare il debito con il vecchio fornitore senza tornare nei suoi uffici, ma pagando direttamente nella prima bolletta emessa dall’azienda prescelta per la futura fornitura di gas o energia elettrica. 

Secondo quanto stabilito dall’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente, la comunicazione in bolletta deve essere la seguente:  
In questa bolletta Le viene addebitato per conto di un Suo precedente venditore il "Corrispettivo CMOR", a titolo di indennizzo, per il mancato pagamento di una o più bollette. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.arera.it.

Attenzione, però: l’addebito CMOR può essere richiesto solo a clienti alimentati a bassa tensione per quanto riguarda l’energia elettrica, e può essere contestato in presenza di un contatore malfunzionante, se i consumi attribuiti siano stati “ricostruiti”. Inoltre, il cliente deve aver ricevuto la comunicazione della morosità precedentemente all’emissione della bolletta del nuovo fornitore, e ovviamente deve essere verificabile che il dovuto non sia ancora stato saldato. Ancora, il valore dell’indennizzo CMOR deve essere pari ad almeno 10 €. 

 

Se l’indennizzo richiesto è contestabile, è necessario inviare un reclamo scritto attraverso racomandata a/r, alla quale il precedente fornitore è tenuto a rispondere entro 40 giorni dall’invio. In mancanza di una risposta, o di risposta non adeguata e reiterato addebito delle spese contestate, è possibile rivolgersi all’Autorità, oppure anche alle numerose associazioni per i diritti dei consumatori presenti sui territori. 

bottom of page